Il Fuciliere di Marina – Formazione e Addestramento

Il FUCILIERE DI MARINA

 Il Fuciliere di Marina è un marinaio che, oltre alle ben note capacità operative frutto di un continuo e accurato addestramento, possiede caratteristiche psicofisiche assolutamente particolari.
Il mare è, per sua stessa natura, un ambiente mutevole dove nulla può essere dato per scontato e dove ogni giorno è sempre diverso dall’altro. L’uomo che va per mare, dunque, ha innata quella curiosità che lo spinge ad esplorare l’ignoto ed è tendenzialmente sempre pronto ad affrontare qualsiasi evenienza, non dando mai nulla per scontato, ma tutto per possibile.
Dalla vita a bordo delle navi, il Fuciliere di Marina ha mutuato questo spirito. Anche l’azione del Fuciliere è assolutamente imprevedibile e piena di incognite: ci si imbarca per andare a sbarcare di notte su un lembo di terra che non si riesce nemmeno a vedere e di cui si conosce ben poco; ma basterà un imprevisto e tutta l’azione dovrà cambiare improvvisamente.
Questo essere sempre pronto ad affrontare qualsiasi evenienza durante il combattimento consente al Fuciliere di superare con maggiore disinvoltura le incertezze, le situazioni più inconsuete e imprevedibili, dimostrando così quello spirito di adattamento al variare della situazione che è tipica di chi va per mare. L’altra caratteristica peculiare del Fuciliere di Marina, comune a tutti i soldati dei reparti d’èlite, è l’entusiasmo.
Quell’entusiasmo che contraddistingue la persona che è comunque convita di aver fatto qualcosa di utile e che ha sempre voglia di fare bene il suo lavoro. Il Fuciliere di Marina, come tutte le persone che fanno un mestiere al di fuori della norma, deve possedere quelle profonde motivazioni interiori che gli consentiranno di superare con straordinario spirito di sacrificio anche le prove più difficili.

Selezione e addestramento:

Dal 2014 il Battaglione, oltre a svolgere corsi specialistici impegnativi e selettivi per la formazione dei futuri Fucilieri di Marina, ha assunto infatti la responsabilità della preparazione del personale di nuova immissione nella Forza Armata.

I VFP1 appena arruolati affluiscono ora direttamente a Brindisi per un periodo di 7 settimane. Le prime tre sono dedicate all’inquadramento preliminare ed alla formazione militare di base, mentre le successive quattro, trascorse in completo isolamento al fine di massimizzare il rendimento del corso, portano al conseguimento dell’abilitazione alla Force Protection (FP), con un’intensa attività fisica e lezioni pratiche e teoriche di impiego delle armi e procedure per la difesa delle installazioni.

Lo stesso corso FP viene svolto anche a favore degli allievi dell’Accademia Navale di Livorno e della Scuola Marescialli, durante un modulo denominato “FP ed Arte del Comando”.

La formazione di base dei Fucilieri di Marina prosegue invece, dopo il corso FP, con una successiva fase addestrativa di 13 settimane che intensifica ed approfondisce la formazione tecnica e professionale degli allievi e porta al conseguimento del Brevetto di Abilitazione Anfibia.

Prima dell’ammissione al corso gli aspiranti fucilieri vengono selezionati sulla base di test di ammissione che prevedono, tra l’altro, 5000 metri di corsa piana da eseguire nel tempo massimo di 28 minuti, 5 trazioni alla sbarra in un minuto, 50 addominali in massimo due minuti, prove di nuoto, apnea e galleggiamento.

Gli argomenti coperti includono addestramento individuale al combattimento, topografia, formazione avanzata all’uso delle armi, tattiche e procedure della squadra fucilieri, addestramento anfibio, tecniche di combattimento terrestre, superamento ostacoli verticali ed impiego degli elicotteri. Costanti le marce in assetto tattico su distanze crescenti.

Per buona parte del personale questo è solo intermedio intermedio, cui farà seguito la formazione avanzata, svolta sia al Grado che al reparto d’impiego.
In particolare, per quanto riguarda gli elementi assegnati al 1° Reggimento San Marco, l’iter prevede come accennato in precedenza il progressivo del livello operativo ed il raggiungimento della capacità “commando”.

Tale obiettivo viene perseguito con un progressivo affinamento della forma fisica, sia a terra che in acqua, che culmina con l’effettuazione di marce di resistenza di 40 chilometri ed esercitazione di nuoto in mare aperto per un miglio, e con la frequenza di specifici moduli tattici sulla conduzione di raid anfibi, incursioni, colpi di mano, sulle procedure di movimento e combattimento negli abitati ed in ambiente montano e boschivo.

Il Battaglione Scuole offre molti altri corsi di alta specializzazione istituiti per il personale già brevettato, al fine di elevarne le caratteristiche professionali e metterlo in condizione di ricoprire i vari incarichi specifici previsti nell’organico della Brigata.

Tra questi:

– Corso abilitazione RECON per operatori della Compagnia NP. Della durata di 18 settimane, abilita i frequentatori ad effettuare missioni di ricognizione anfibia avanzata ed azione diretta nell’ambito di

un’operazione anfibia. Copre in particolare gli aspetti legati alla topografia e navigazione terrestre, alle operazioni continuative in ambiente non permissivo, alla conduzione della pattuglia da ricognizione ed all’impiego degli apparati per le comunicazioni. Costituisce la prima fase, terrestre, della formazione degli operatori, che proseguirà con il conseguimento dei brevetti SDO presso Comsubin e Paracadutismo con fune a vincolo a Pisa.

– Corso per Tiratori scelti Anfibi per qualificare personale destinato sia al 1° che al 2° reggimento all’impiego di armi di precisione, sia in ambiente terrestre che da bordo di unità navali e degli elicotteri della Forza Armata. Della durata complessiva di 5 settimana, comprende un modulo terrestre di tre ed uno navale di due.

– Corso Osservatori Fuoco di Supporto – Joint Fire Observer, che abilita alla richiesta, aggiustamento e controllo del fuoco di superficie, aereo, terrestre e navale. Della durata di 8 settimane, include anche lezioni di topografia, comunicazioni, riconoscimento mezzi ed impiego di puntatori/designatori laser.

– Corso di Abilitazione Anfibia per Padroni di Barchini di 4 settimane, abilita alla condotta di battelli e barchini in ambiente operativo durante un’operazione anfibia.

– Modulo Basico per Boarding Team di 10 settimane, per far acquisire ai team ispettivi del 2° Reggimento la capacità di operare in contesti “non cooperativi” in concorso con i Tiratori Scelti Anfibi. Il livello raggiunto, come abbiamo visto in precedenza, viene successivamente approfondito con un corso avanzato, volto a far acquisire la capacità di operare in ambiente apertamente ostili (obstructed).

– Corso di Medicina da Combattimento di 4 settimane per ufficiali sanitari ed infermieri, per metterli in condizione di effettuare le attività di soccorso al personale ferito in un contesto operativo ad alto rischio.

– Corso di abilitazione anfibia per Ufficiali di Vascello. 23 settimane destinate ad abilitare i giovani ufficiali frequentatori a condurre le minori unità, quali plotone e pattuglie, in attività di combattimento nell’ambito di un’operazione anfibia. Le tematiche di base, simili a quelle previste per tutti i Fucilieri di Marina, sono integrate da lezioni ed addestramenti specifici legati al ruolo di comando da ricoprire.

– Corso di Specializzazione Anfibia per Ufficiali di 25 settimane, finalizzato ad approfondire la preparazione e la capacità di pianificazione operativa, di sviluppo del processo decisionale e di comando e controllo dei Tenenti di Vascello impiegati nel settore della lotta anfibia.

per mare per terram!

 

Articolo tratto da : Analisi Difesa

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