Le origini

Qualcuno li ha definiti i Marines Italiani, ma, per diversi motivi il paragone con gli analoghi reparti americani o inglesi non è dei più riusciti. I Fucilieri di Marina della Brigata Marina San Marco costituiscono in effetti un’entità a sé stante e sono oggi considerati tra i Reparti di pronto impiego e tra le truppe anfibie o da sbarco e di proiezione dal mare più efficienti del mondo, nonché le più invidiate. Nonostante tutto rimangono, forse anche per eccessiva modestia, ben poco conosciuti nel nostro Paese, almeno a livello del grosso pubblico.

Eppure, la storia della Brigata Marina San Marco affonda le sue radici in una tradizione nata nel 31 a.C. quando, in seguito alla battaglia di Azio, Giulio Cesare istituì i “milites classiarii”, fanti del mare, il cui alto spirito combattivo ed il particolare addestramento saranno temuti in ogni angolo dell’impero.  Veri e propri antesignani del moderno fante di Marina, oltre che, naturalmente ai Fanti da Mar della Repubblica di Venezia.

In tempi moderni, la prima traccia documentata dell’esistenza di Forze da Sbarco della Marina Italiana, o meglio sarebbe dire marina sabauda, è un decreto siglato il 13 agosto 1713 da Vittorio Amedeo II re di Sicilia (per breve tempo) e poi re di Sardegna.

Un Battaglione savoiardo (noto come Battaglione delle Galere) che già il 7 ottobre 1571 si era distinto nella Battaglia navale di Lepanto in azioni di difesa e abbordaggio e in qualche altra operazione navale contro i pirati, in Provenza (1589) e contro la Repubblica di Genova (1625), viene in pratica smantellato da Carlo Emanuele I di Savoia il Grande, sul trono ducale dal 1630.

Nel 1672 il duca Carlo Emanuele II di Savoia dà però ordine di allestire 10 Compagnie di simil Fanti da sbarco, che saranno impiegati sulle galee ducali. Queste diventeranno 15 nel 1683 e andranno a formare il Reggimento La Marina, progenitore della futura Brigata San Marco. Soppressa nel 1690, ricostituita nel 1693 e potenziata nel 1717 questa nuova Unità mostra sin dall’inizio di possedere le caratteristiche per affermarsi come un Corpo d’élite, in quanto può essere impiegata non solamente a bordo delle galee per la loro difesa, ma anche per le operazioni di abbordaggio e soprattutto di sbarco a terra.

Tra il 1719 e 1734 il Reggimento La Marina è dapprima basato su un Battaglione, che poi diventeranno due. Quattro Compagnie di Marina formate nel 1740 sono riunite nel 1775 nel Battaglione delle fregate, assorbito in seguito com’è logico dal reggimento La Marina (1786).

Frattanto, anche nel Regno delle Due Sicilie è nata una specialità analoga a quella piemontese. Si tratta di un battaglione che si costituisce a Napoli nel 1754, con mille uomini, prevalentemente imbarcati sulle unità della Squadra.

Il Reggimento La Marina viene ora impiegato a difendere la Sardegna dalle incursioni dei pirati barbareschi e dalle intrusioni bellicose della Corsica, che oltretutto esercita un pesante contrabbando. Dal 1792 i Fanti del mare sono impegnati nella difesa di Oneglia contro soverchianti Forze francesi.

Nel 1796 Napoleone Bonaparte dà inizio alla prima Campagna d’Italia, con esito tanto rapido e vittorioso da pregiudicare l’equilibrio politico dell’intera Penisola. La dinastia sarda, infatti, battuta sul campo e ridotta a possedere, dopo l’armistizio di Cherasco, la sola Sardegna, ripara nell’isola con un distaccamento del Reggimento La Marina.

 

1 Comment

  • GIANNI
    Posted Novembre 11, 2022 11:34 am 0Likes

    NELLA BACHECA DI PIERI GIACOMINO . C’E IL CAPITOLO (LE ORIGINI E NON IL RACCONTO DI PIERI )

Lascia un commento