Paracadutisti

Reparti Speciali del San Marco

Battaglione “P”

Agli inizi del ’41 lo Stato Maggiore dell’Esercito elaborò uno studio che prevedeva l’occupazione delle sponde del canale di Corinto, per consentire alle unità navali italiane il rapido accesso nelle acque antistanti Atene con finalità offensive. Il piano denominato “ Esigenza 2P “ prevedeva l’impiego di paracadutisti da aviolanciare sull’obiettivo, con un’azione del tutto simile a quelle già  effettuate dai tedeschi in Olanda e Belgio. La Regia Marina, cui nella fase iniziale si richiedeva di appoggiare dal mare l’occupazione di Poseidonia (sbocco occidentale del canale), propose che un proprio nucleo di uomini fosse aggregato al reggimento e si potesse lanciare insieme ad esso. L’obiettivo di questo nucleo speciale, appositamente addestrato ed equipaggiato, era quello di ristabilire, qualora fosse interrotto, il traghettamento tra le due sponde, rimuovere le eventuali ostruzioni d’ostacolo ai M.A.S ed impadronirsi dei natanti presenti nel porticciolo di Poseidonia.  Il 10 marzo 1941 iniziò l’addestramento di una prima aliquota di volontari del Reggimento San Marco, presso la scuola paracadutisti di Tarquinia. Al comando di questo gruppo di uomini era il T.V. G. Conti, al quale si affiancò il Capt. G.N. G. Buttazzoni come consulente tecnico per la preparazione e l’attuazione di azioni speciali.

L’imprevista azione tedesca su Corinto ed il contemporaneo crollo della Grecia a fine aprile comportarono l’annullamento della “esigenza 2P “. Ciò nonostante il programma della sezione paracadutisti del San Marco proseguì immutato. Questo primo corso si concluse entro maggio con il conferimento del brevetto di paracadutista militare, e continuò passando alla sperimentazione di tecniche concepite specificatamente per l’impiego di paracadutisti sul mare. Dopo il 20 maggio furono effettuate varie prove, che culminarono il 12 giugno nelle acque antistanti Tarquinia con il contemporaneo lancio di 8 uomini e due battellini gonfiabili dalla quota di 150 metri, in condizione meteo avverse. La prova, prima nel suo genere in Italia ebbe esito positivo, premiando così la costanza e l’inventiva del capitano Buttazzoni.

Il 5 giugno 1941, il T.V. Conti avanzava ufficialmente la proposta di costituzione di un battaglione di paracadutisti con cui il San Marco avrebbe potuto per primo e da solo concepire ed effettuare qualsiasi tipo di sbarco, iniziandolo per via aerea e proseguirlo con altri battaglioni dal mare. La proposta fu accettata senza indugi dallo Stato Maggiore della Marina. Alla fine del 1941 la Compagnia “P” era già` una realtà` ed il reparto assunse la denominazione di “Reparto Paracadutisti”.

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