AMI viene rischierato fuori dai confini nazionali

Con una breve cerimonia svoltasi l’11 aprile in Piazza Brà a Verona – alla presenza del CSMD amm. Giampaolo Di Paola, del CSM dell’AMI gen. Leonardo Tricarico e del sindaco di Verona avv. Paolo Canotto – la bandiera del Reparto Mobile di Supporto (R.M.S.) dell’Aeronautica Militare è partita per Herat in Afghanistan per raggiungere gli uomini del reparto che già vi stanno operando dallo scorso 5 marzo. Per la prima volta dal dopoguerra un reparto operativo dell’AMI viene rischierato fuori dai confini nazionali e l’evento è di particolare importanza perché il R.M.S. sarà presente operativamente in Afghanistan al completo del suo organico con comandante e bandiera. Al comando del col. Roberto Zago, il Reparto Mobile di Supporto costituirà una Forward Support Base (FSB) ad Herat per fornire il supporto operativo/logistico al Provincial Reconstruction Team (PRT) regionale nell’ambito dell’Operazione Nidus Aquilae; con la task force Aquila coopereranno anche gli spagnoli che avranno il comando della FSB e forniranno un gruppo elicotteri. Dopo l’allocuzione del CSM dell’AMI gen. Tricarico che ha ricordato, tra l’altro, come il R.M.S. sia l’erede del 3° Stormo (i famosi “soliti quattro gatti”) e sottolineato l’intensa attività del reparto costituito nel luglio 1999, è stata la volta del CSMD amm. Di Paola che ha messo in risalto il continuo e crescente impegno delle nostre forze armate che dovranno rischierarsi in tempi estremamente brevi “con dispositivi expeditionary ad elevata sostenibilità logistica”, ricordando anche l’impegno della 46a Brigata Aerea di Pisa, definita come il “cuore pulsante” delle attività. La presenza del R.M.S. ad Herat, situata nelle vicinanze del confine con l’Iran, rientra nell’ambito della strategia della NATO tesa ad espandere le responsabilità dell’ISAF nella fase 2 del processo di consolidamento dell’autorità del governo afgano, ricordando che in agosto l’Italia assumerà la leadership dell’intera operazione NATO in Afghanistan con lo schieramento a Kabul del Comando ad Alta Prontezza di Solbiate Olona. La Forward Support Base di Herat gestirà l’attività aeroportuale, di force protection, disporrà di un centro C2 con sala operativa di nuova generazione con otto operatori.

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