Ten. Col. Duilio Bernabei, alias M.llo Bernabei.

 

Presentare il mitico Duilio Bernabei, (omettendone volutamente i gradi significativi raggiunti) elencandone le qualità di bersagliere, addestratore, pattugliatore, sottufficiale, ufficiale, anfibio, senza dimenticare i brevetti e la carriera costruita, mi sembra scontato e facilmente soverchiabile in rete dalle sue dirette testimonianze e dal racconto di chi ha avuto la fortuna di incontrarlo.
“Fuori dal coro”, vorrei invece presentare, l’Uomo, senza nessuna presunzione ma con il cuore di chi crede averlo conosciuto malgrado la breve esperienza condivisa, quelle doti poco commentate, ma che hanno sicuramente contribuito alla costruzione del Personaggio:
L’ IRONIA
già da ACS, a parte l’irruenza, la forza, la resistenza, la severità, l’applicazione letterale della “Libretta”, come amava chiosare spesso le piccole discussioni, il nostro è un allegro e ne è pieno, e con queste qualità addolciva molto i ritmi forsennati e le pressioni psico fisiche degli addestramenti,
LA SENSIBILITA’
e l’empatia, che ad alcuni potrà far torcere il naso e che sono in antitesi con con il suo carattere principale, lo riguardano, il modo pacato, fraterno, comprensivo lasciavano sempre un varco nelle relazioni personali e avvicinavano sia i superiori che i sottoposti in grado, una volta invitò a casa sua alcuni di noi ACS, non dimenticherò mai il suo sguardo di padre mentre baciava a turno tringendo uno a destra e l’altro a sinistra i suoi due piccoli figli, quella inaspettata tenerezza mi colpirono moltissimo,
LA CURIOSITA’
continua e mai sopita, per tutto il mondo che lo circonda, non solo per le discipline militari in cui ha riscosso tanti onori, ma senza limiti di argomento e soprattutto per le vicende umane, gli usi, i costumi, le religioni, le diverse razze,
L’ UMILTA’
pur convinto dei propri mezzi e delle proprie competenze non si è mai chiuso, ha sempre ammesso senza giri di parole che un balzo in avanti nella sua carriera è stata l’opportunità dii aver conosciuto gli Incursori della Marina, dai quali ha appreso molto e questo gli fa onore,
LA DIPLOMAZIA

che è patrimonio e ricchezza di pochi, molti dei suoi fortunati conoscenti hanno potuto beneficiarne. Quando alcuni anni fa postò su FB le foto scattate in Iraq sotto una tenda insieme ai dignitari locali, il suo delicato incarico di mediatore non mi sorprese affatto.

IL CORAGGIO
non quello del Parà e del Ardito, ma quello di rimettersi in gioco e di iniziare lasciando la tranquillità dello stato raggiunto, soprattutto quando ha vestito la divisa da Ufficiale. Non sarà stato facile farsi accettare in un ambiente così elitario, ma la storia ci ha testimoniato di ulteriori successi e riconoscimenti,

 

la GENEROSITA’ e la personale DISPONIBILITA’ completano, la mia modesta introduzione.
Ad majora caro Duilio,

 

 

 

 

Prefazione del Sgt/BSM Alfredo Laurino.