Mercoledì 31 maggio, a Brindisi, presso la Caserma “E. Carlotto” del Comando della Forza da Sbarco della Marina Militare, 120 Lagunari, tra i quali anche una donna, del Reggimento Lagunari “Serenissima” dell’Esercito Italiano, hanno ricevuto il brevetto di abilitazione “Anfibia” quale ulteriore perfezionamento della già acquisita qualifica “Anfibia E.I.”.

Proprio per completare la formazione per quanto riguarda la “marittimità” e quindi la possibilità di operare con la componente navale della Forza Anfibia italiana e di altre Marine, i colleghi dell’Esercito Italiano hanno utilizzato per quattro settimane l’esperienza e le infrastrutture del Comando Forze da Sbarco della Marina Militare, ubicate lungo la costa e l’entroterra di Brindisi.

Il brevetto permetterà ai militari del Reggimento Lagunari di operare dalle Navi da Assalto Anfibio tipo LPD (Landing Platform Dock), dai mezzi da sbarco della Marina Militare e effettuare elisbarchi con tecnica del “barbettone” o “corda doppia” da elicotteri della Marina.
Proprio l’esperienza anfibia maturata dal Reggimento San Marco in oltre un secolo di operazioni dal e sul mare è stata considerata il nucleo di dottrina e competenza specialistica da porre alla base della Capacità di Proiezione dal Mare che sarà ottenuta integrando le risorse fornite dalla Marina Militare, con il Reggimento “San Marco” e dall’Esercito Italiano, con il Reggimento “Serenissima”.

Anche l’Italia ha avviato la trasformazione del proprio strumento militare nazionale in senso “expeditionary”, con l’avvio di iniziative nazionali e multinazionali nel segno della tradizione del Reggimento San Marco, l’erede delle secolari glorie della Fanteria di Marina che risalgono al 1713 e che hanno sempre visto i fucilieri di Marina in prima linea nelle crisi internazionali: dalla Cina nel 1905, al Libano, alla Somalia, al Kosovo, all’Afghanistan e all’Irak.

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