Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marinai del  fermati dalle autorità del Kerala in India sono liberi su cauzione .

Sono arrivati all’hotel Trident di Kochi accompagnati dal console  Cutillo dopo aver lasciato in serata la Borstal School dove erano agli arresti. La cauzione ammonta a 290mila euro, garantiti dalle proprietà di due cittadini keralesi.
I militari italiani alloggeranno in albergo in attesa dell’inizio del processo fissato per il 18 giugno dove dovranno difendersi dall’accusa di omicidio. Resta poi l’attesa per il 26 luglio, data della decisione della Corte suprema del Kerala sulla giurisdizione dei fatti contestati. Fonti qualificate fanno notare che anche se la sparatoria in mare costata la vita a due pescatori indiani è avvenuta in acque internazionali, ciò non implica in automatico che la giurisdizione del fatto criminoso sia quella italiana: vale anche il diritto dello stato a cui appartiene la parte offesa. L’esito della decisione della Corte suprema del Kerala, insomma, è incerto o perlomeno non scontato in nessun senso. Il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha reso noto in un comunicato di aver telefonato a Latorre e Girone per esprimere« i sentimenti di gioia del popolo italiano». Monti ha detto di aver «potuto constatare la loro forza e fierezza» ma poi ha sottolineato: «La conclusione finale che vogliamo, per la quale abbiamo lavorato fin dal primo giorno con determinazione nei confronti delle autorità indiane di ogni livello è il ritorno in Italia dei nostri militari».

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