Da queste pagine fino a pochi giorni siamo stati in contatto con uomini del San Marco, impegnati a Nassiriya, insieme ai Carabinieri.

Con loro abbiamo condiviso i timori. La pericolosità del loro lavoro, le condizioni ambientali così dure e difficili erano evidenti e la paura, da parte nostra, che la situazione potesse precipitare era nell’aria. Finora i nostri soldati, Carabinieri, Esercito e San Marco, erano riusciti a scampare allo stillicidio di attentati e guerriglia che dalla fine “ufficiale” del conflitto sta insanguinando il Paese che fu di Saddam Hussein. Sono Carabinieri, per la maggior parte, quelli colpiti a Nassiriya e tutti noi sappiamo con quanta dedizione e coraggio questi uomini operano in tutte le parti del mondo, dove c’e` bisogno della loro umanità e professionalità.

Gli italiani, laggiù, dicono le cronache dal sud dell’Iraq si fanno ben voler, ma questo oggi e` anche motivo della nostra rabbia, del nostro dolore. L’Iraq di oggi e` molte cose ed anche molto diverso da quello di qualche mese fa. Ci sono delinquenti comuni che approfittano del caos, ci sono guerriglieri, gli ex di Saddam. Ci sono i terroristi di Al Qaeda. Quelli che hanno colpito i nostri “ragazzi” con due micidiali camion-bomba. La loro follia omicida non ha confini, oggi i nostri, ieri il quartiere generale dell’ONU così come la Croce Rossa Internazionale, forze della coalizione, di tutto pur di portare morte, caos e distruzione. Il loro intento e` di minare le basi della “nostra” determinazione nel combattere il terrorismo. Oggi in Italia e` lutto nei nostri cuori, ma e` anche il giorno di riflessione. Spero solo che non si levino le solite voci che, per puro tornaconto politico, si inviti a lasciare e abbandonare il nostro impegno in Iraq *. Oggi più che mai dobbiamo essere determinati a continuare, anche per il sangue versato dai nostri soldati. Non lasciamoli soli e diamo loro il nostro supporto incondizionato. Non dimentichiamoli, mai. 

 * Nda: mentre scrivevo, dalle pagine web di repubblica, noto con sconcerto che:  “ L’opposizione si spacca:, Bertinotti : Ritiro immediato”. Non voglio commentare oltre, se non per dire che; questi sono le anomalie d’Italia e non solo altre.

( questo e` il mio personale punto di vista che non vuole essere confuso con chi collabora con questo sito)

Alfredo Di Felice


Black Demon : 13/11/03 …ciao Alfredo…naturalmente ho contattato ieri stesso i colleghi del San Marco, gli stessi che hanno dato a noi il cambio e che si trovano quindi all’MSU di Nassyriah (museo archeologico)….erano molto tristi per i tragici avvenimenti,com’è naturale….loro li conoscevano tutti i carabinieri rimasti coinvolti…mi hanno solo potuto dire che è stato un boato incredibile, che ha mandato in frantumi tutte le finestre del museo (che si trova comunque a circa 400 mt. dall’ex camera del commercio!!!)…che lo spostamento d’aria
ha fatto sobbalzare lo shelter apparati,e che le lampadine all’interno dello shelter stesso si sono frantumate…questo,per avere un’idea, benchè lontana, della potenza di quell’esplosione…..dalle foto viste in tv ho potuto riconoscere anch’io qualcuno di quei ragazzi,e sono costernato….è un momento molto triste per noi tutti….ora più che mai gli occhi dovranno essere tenuti aperti,come ho fortemente auspicato ai colleghi in Irak….non ti nascondo che provo tanta rabbia,dentro di me, a essere qua a casa,mentre in Irak ci
sono colleghi e amici al lavoro….non so se stai scambiando email con C^ Bucci….eventualmente, ti rimando il suo indirizzo……..lui potrà darti più notizie, e probabilmente avrà anche delle foto….è una persona gentile,motivata e disponibilissima…..un saluto affettuoso…ciao a presto…
Per Mare Per Terram…
Francesco : 14/11/03 Caro Alfredo
Il mio nome è Francesco e se per te non ci sono problemi gradirei darti del tu, siamo un Team di cinque San Marchini dislocati qui presso l’MSU dei CC ”Anche se molti non lo sanno” come già ti ha comunicato Dino. Il dolore per quello che è successo ai nostri fratelli dei CC dell’Esercito e dei 2 civili ha scosso gli animi di tutti gli italiani, puoi immaginare quello di coloro che qui hanno vissuto in prima persona questo tragico evento. Noi cinque siamo giunti qui 6 settimane orsono e siamo stati accolti dai colleghi CC in maniera cordiale ed amichevole facendoci sentire parte integrante di questa grande famiglia. Per ora posso solo dire che noi tutti ci uniamo al dolore delle famiglie degli EROI caduti. Ti saluto e ti ringrazio
Francesco.
Per e per Terram
SAN MARCO!

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